Il progetto Autunna et sa Rose si pone dal 1994 come fine precipuo la sintesi di diverse forme d’arte, principalmente di poesia e musica. A livello specificamente musicale le composizioni possono essere catalogate in uno stile d’avanguardia classico-contemporanea, con svariate influenze riferibili a diversi autori novecenteschi, oltre che del nuovo secolo.
Nel corso degli anni si rammentano le collaborazioni con Steven Brown di Tuxedomoon per l’album opera di teatromusica Sturm (2002) e con Ataraxia per il doppio CD live acustico Odos eis ouranon (2005); più di recente la partecipazione alla Rete dei Solchi sperimentali e ad alcuni Solchi Sperimentali Fest promossi a partire dal 2016 da Antonello Cresti. Nel 2018 una composizione è stata oggetto del paper Dreamlinks: Link Theory Meets Music Composition. An Introduction to Compositional Methods Related to Primary Links, presentato a Stoccolma all’interno del 21° ciclo di conferenze Bridges Conference.
Si è sovente utilizzato, riferendosi al genere artistico proposto, il termine teatromusica, una forma in partenza musicale che possiede in realtà distinte connotazioni ed aspetti se non contenuti teatrali: essa viene più compiutamente intesa nel senso e nella misura in cui vari linguaggi espressivi vanno ad intersecarsi fondendosi in un tutto coerente, amplificando così lo spettro emotivo e ricettivo del fruitore. A tal fine, infatti, da alcuni anni si è anche arrivati a coltivare la videoproduzione, realizzando filmati da proiettare contestualmente all’interno degli spettacoli, con l’intento di offrire una più completa interpretazione e visione d’insieme.
In tale ottica è stato concepito il nuovo lavoro intitolato Stalker/Zone (SZ, LP a 100 copie numerate, in uscita a dicembre 2023), esperimento di “colonna sonora psicologica” per il film Stalker (1979) di Andrej Tarkovskij: il progetto nasce con l’intento di offrire una rilettura musicale approfondita del film, uscendo cioè dal canone della colonna sonora tradizionale per analizzare azioni, comportamenti, sentimenti e pensieri sfuggenti dei tre personaggi principali al fine di produrre un’opera fatta di note e suoni, i quali, invece che accompagnare semplicemente le immagini, siano un’interpretazione profonda di queste e della psicologia delle tre figure e delle connotazioni filosofiche che Tarkovskij ha instillato nel suo capolavoro.
L’autore e compositore è disponibile per collaborazioni artistiche: colonne sonore per cinema e musiche per teatro, produzione musicale, progetti sonori e (video-) installazioni, reading poetici/teatrali.